Nuova Riveduta:

1Cronache 4:14

Meonotai generò Ofra. Seraia generò Ioab, padre degli abitanti della valle degli artigiani, perché erano artigiani.

C.E.I.:

1Cronache 4:14

Meonotài generò Ofra; Seraià generò Ioab, padre della valle degli artigiani, poiché erano artigiani.

Nuova Diodati:

1Cronache 4:14

e Meonothai che generò Ofrah. Seraiah generò Joab, padre degli abitanti della valle degli artigiani, perché erano artigiani.

Riveduta 2020:

1Cronache 4:14

Meonotai generò Ofra. Seraia generò Ioab, padre degli abitanti la valle degli artigiani, perché erano artigiani.

La Parola è Vita:

1Cronache 4:14

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Cronache 4:14

Meonothai generò Ofra. Seraia generò Joab, padre degli abitanti la valle degli artigiani, perché erano artigiani.

Ricciotti:

1Cronache 4:14

Maonati generò Ofra; Saraia generò Joab, padre della Valle degli artefici, poichè là abitavano gli artefici.

Tintori:

1Cronache 4:14

Maonati generò Ofra; Saraia generò Ioab, padre della Valle (detta) degli artefici, perchè vi eran gli artefici.

Martini:

1Cronache 4:14

Maonathi generò Ophra; e Saraia generò Joab principe della Valle degli artefici: perocché ivi abitavano gli artefici.

Diodati:

1Cronache 4:14

e Meonotai, il quale generò Ofra; e Semia generò Ioab, padre di coloro che abitarono nella valle, detta dei fabbri; perciocchè essi erano fabbri.

Commentario abbreviato:

1Cronache 4:14

Capitolo 4

Genealogie

Versetti 1-43

In questo capitolo abbiamo un ulteriore resoconto di Giuda, la più numerosa e la più famosa di tutte le tribù; anche un resoconto di Simeone. Il personaggio più notevole di questo capitolo è Iabes. Non ci è dato sapere per quale motivo Iabes fosse più onorevole dei suoi fratelli, ma scopriamo che era un uomo che pregava. Il modo per essere veramente grandi è cercare di fare la volontà di Dio e pregare ardentemente. Ecco la preghiera che fece. Iabes pregava il Dio vivente e vero, che solo può ascoltare ed esaudire la preghiera; e nella preghiera lo considerava come un Dio in alleanza con il suo popolo. Non esprime la sua promessa, ma la lascia intendere; temeva di promettere con le proprie forze e decise di dedicarsi interamente a Dio. Signore, se vuoi benedirmi e conservarmi, fai di me ciò che vuoi; sarò ai tuoi ordini e a tua disposizione per sempre". Come si legge nel testo, questo era il linguaggio di un desiderio ardente e affettuoso: "Oh, che tu mi benedica! Quattro cose per cui Iabes pregò. 1. Che Dio lo benedicesse davvero. Le benedizioni spirituali sono le migliori: Le benedizioni di Dio sono cose reali e producono effetti reali. 2. Che gli avrebbe allargato la costa. Che Dio allarghi i nostri cuori e quindi la nostra parte in sé e nella Canaan celeste dovrebbe essere il nostro desiderio e la nostra preghiera. 3. Che la mano di Dio sia con lui. La mano di Dio con noi, per guidarci, proteggerci, rafforzarci e per operare tutte le nostre opere in noi e per noi, è una mano del tutto sufficiente per noi. 4. Che lo tenesse lontano dal male, dal male del peccato, dal male dei problemi, da tutti i disegni malvagi dei suoi nemici, affinché non lo ferissero e non lo rendessero un Iabes, un uomo di dolore. Dio esaudì la sua richiesta. Dio è sempre pronto ad ascoltare le preghiere: il suo orecchio non è ora pesante.

Riferimenti incrociati:

1Cronache 4:14

2Re 24:14; Ne 11:35

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